È una fresca giornata di metà febbraio. Anche se adesso c’è il sole, questa mattina ha piovuto molto e Cicciobello osserva dalla finestra della sua cameretta tutte le pozzanghere in giardino. Ah, come sarebbe bello saltarci dentro!

Mamma, mamma!” chiama Cicciobello.

La mammina accorre e lo trova con le manine e il nasino premuti contro il vetro.

So che vorresti andare subito fuori a giocare, ma dobbiamo coprirci bene, prima di uscire”.

Cicciobello indossa i suoi stivali di gomma e il suo impermeabile giallo. Ora sì che è pronto per uscire!

Fai attenzione” gli dice la mammina aprendo la porta di casa, “Il fango è scivoloso!”.

Splash! L’acqua schizza sull’impermeabile di Cicciobello, quando lui salta tutto contento nel laghetto che si è formato accanto al grande albero. È proprio divertente! Un salto, due salti, tre salti…

Attento Ciccio, potresti scivolare!” gli dice la mammina, ma è troppo tardi. Cicciobello perde l’equilibrio e cade nella pozzanghera. Che disastro! Ora è tutto bagnato e sente freddo. Cerca di rialzarsi ma non ci riesce, e si mette a piangere.

La mammina accorre in suo aiuto. “Oh Ciccio, non piangere” gli dice, “adesso andiamo subito in casa a mettere dei vestiti asciutti”.

Cicciobello ha così freddo che vorrebbe mettersi subito sotto le coperte. La mamma gli fa indossare dei vestiti puliti e gli prepara il suo biberon con latte caldo e miele.

Etciù! Etciù! Ma cos’era quello, uno starnuto?!

Ciccio, le tue guance stanno diventando rosse!”. La mammina gli appoggia delicatamente una mano sulla fronte. “Mmmh”. Sembra pensierosa e Cicciobello è preoccupato. Cosa gli sta succedendo?!

Poco dopo è sistemato nel suo lettino, con le coperte rimboccate e il termometro che sta misurando la temperatura.

Hai un po’ di febbre” gli dice la mammina, “non è nulla di grave, ma è il motivo per cui ti senti così strano! Hai preso freddo prima, in giardino, quando sei caduto nella pozzanghera e ti sei bagnato i vestiti. Ma non preoccuparti, con una bella dormita dovresti già sentirti meglio”.

Sceglie un bel libro di fiabe dalla libreria e poi si accomoda sulla poltrona della cameretta.

Leggiamo una bella storia, che ne dici?”.

A Cicciobello piacciono molto le storie, quindi è tutto contento. Ascolta il racconto con attenzione, finché, ad un certo punto, si addormenta.

Quando Cicciobello si sveglia, è passata qualche ora.

La mammina apre piano la porta della sua cameretta. “Finalmente sei sveglio, piccolo dormiglione! Come ti senti? Non scotti più!”.

In effetti Cicciobello si sente pieno di energia e non vede l’ora di tornare a giocare. Tutto contento, cerca di scendere subito dal letto.

La mammina lo aiuta. “Scegliamo un bel gioco, Ciccio?”.

Sì, un bel gioco!” ripete Cicciobello, entusiasta. Poi infila le manine nella cesta dei giocattoli e sceglie il suo coniglietto di peluche preferito.

Si siede sul tappeto azzurro della cameretta e inizia subito a giocare. Ora sì che è pronto per inventare tante belle storie in compagnia della mamma!

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